STORIA DI CASTELLI
Lontano lontano, in un luogo di cui nessuno conosceva il nome, c’era un castello enorme, arroccato in cima ad una montagna. Vi abitava un re di cui nessuno aveva mai visto il viso.
Dall’altra parte della valle, in cima ad una collina ricca di alberi fioriti, c’era un altro castello. Qui viveva una regina che voleva scoprire chi fosse il re di quel pauroso castello.
Una mattina, la regina montò a cavallo e galoppò fino alle pendici della montagna. Salì lungo il sentiero, rischiando di cadere nel burrone, ma la sua curiosità era più forte e ben presto arrivò alla porta del castello. Tutto era tetro e grigio, bussò più volte ma nessuno rispose.
All’improvviso fu gettata dall’alto delle mura una rete, che la imprigionò. Dalla nebbia fitta comparvero due ombre enormi che la caricarono in spalla e la condussero all’interno della torre più alta. Lì la rinchiusero, ma poco dopo la porta della torre si spalancò e la regina potè uscire.
Non c’era nessuno nei paraggi e iniziò a girovagare. Arrivata nel salone principale, vide il re seduto sul trono: aveva il volto avvolto da una nebbia scintillante.
“Perché sei venuta fin qui?”
“Mi ha spinta la curiosità, volevo conoscerla e vedere se ciò che dicono su di lei è vero…”
“Cosa dicono su di me?” la interruppe il re.
“Dicono che lei è un re cattivo e perfido…
Il re chiamò le due guardie e comandò loro: “Portatela fuori dal mio castello, ora!”
La regina non si fece catturare e si avvicinò così tanto al viso del re che potè vedere che non aveva il naso, la bocca e gli occhi. Il re si coprì, ma la regina non scappò come facevano tutti quanti e disse:
“Non si copra, io non ho paura…”
Appena pronunciò quelle parole la nebbia scintillante si tramutò in raggi di sole e l’intero castello fu avvolto da un calore fortissimo. Davanti agli occhi increduli della regina ora c’era un re dagli occhi azzurri come il mare.
“Grazie – le disse il re – il tuo gesto e le tue parole hanno rotto l’incantesimo di una strega malvagia.”
I due si innamorarono e vissero per sempre felici nel grande castello in cima alla montagna.
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